Via Savonarola, 88, Perugia
Tel/Fax 075 33390 | Cell. 328 46.75.591 – 349 29.03.197
info@mg2comunicazione.it

IL FUTURO DELL’APICOLTURA DEL MEDITERRANEO PARTE DALL’UMBRIA

IL FUTURO DELL’APICOLTURA DEL MEDITERRANEO PARTE DALL’UMBRIA

12039662_131508900535735_7976797669487964461_n(economia) – Riparte dal deserto algerino il viaggio degli apicoltori del Mediterraneo. E c’è tanta Umbria in questo progetto, che ormai dal 2007, sta lavorando su diversi fronti legati allo sviluppo dell’apicoltura del bacino mediterraneo, alla tutela della qualità delle produzioni e della biodiversità. Capofila del progetto, finanziato dall’Unione Europea, “Mediterranean CooBEEration: una rete per l’apicoltura, la biodiversità e la sicurezza alimentare”, all’interno del quale il Forum algerino del 27 e 28 gennaio 2016 si inserisce, è FELCOS Umbria, associazione di Enti Locali che promuove lo sviluppo umano sostenibile attraverso la realizzazione di progetti e iniziative a livello internazionale e locale, con uno sguardo particolare al rapporto tra cooperazione decentrata a livello internazionale e sviluppo locale del territorio regionale umbro. Al centro del dibattito del Forum, che interessa da vicino anche i produttori della nostra regione, ci saranno i temi della difesa dalle aggressioni dei mercati e delle nuove agro tecnologie a tutela di un’attività antichissima eppure attualissima nella difesa dell’ambiente e della varietà biologica: l’apicoltura. Ad Algeri il 27 e il 28 gennaio si svolgerà infatti il Forum Nazionale dell’Apicoltura dell’Algeria, dal titolo “L’ape risorsa strategica universale per lo sviluppo locale, per la biodiversità e per la sicurezza alimentare”, organizzato da FELCOS Umbria (Fondo di Enti Locali per la Cooperazione Decentrata e lo Sviluppo Umano Sostenibile), APIMED (Federazione degli Apicoltori del l’iniziativa ART/UNDP (Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite), DIPSA (Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Bologna) e DISAFA (Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’università di Torino) Mediterraneo) e INAT (Institut National Agronomique de Tunisie), in collaborazione con neonata Federazione degli Apicoltori professionisti Algerini (ANAP) e con il Patrocinio del Ministero dell’Agricoltura algerino. Ma si parlerà anche, e soprattutto, di miele e dei suoi principi di qualità approvati a Tunisi esattamente due mesi fa, contenuti nella neonata Carta dei Mieli del Mediterraneo. Anche le api avranno il loro spazio nelle varie sessioni del Forum, in particolare l’Ape del deserto (Apis Mellifera Sahariensis B.) che vive ai margini del Sahara algerino e nelle grandi oasi che ancora oggi rappresentano, per chi le attraversa, gli unici approdi in questo mare di sabbia di gran lunga più vasto dell’intero Mar Mediterraneo. Il Forum rappresenta inoltre l’occasione per presentare, dopo il lancio dall’Umbria, anche in Algeria la Campagna “CooBEEration”, iniziativa internazionale di sensibilizzazione e informazione che mira a modificare la percezione dell’apicoltura nell’opinione pubblica, nelle istituzioni locali, nazionali ed internazionali, negli agricoltori e negli apicoltori stessi: da una concezione di semplice attività generatrice di reddito ad una visione ben più ampia e strategica dell’apicoltura come Bene Comune Globale, indispensabile per la tutela della biodiversità e per il benessere umano.