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CULTURA A PERUGIA, SCARSEGGIANO GLI SPAZI MA NON LE ENERGIE: IL COMUNE INTERVENGA PER DARGLI SOSTEGNO

CULTURA A PERUGIA, SCARSEGGIANO GLI SPAZI MA NON LE ENERGIE: IL COMUNE INTERVENGA PER DARGLI SOSTEGNO

(politica – 27 febbraio 2020) Riconoscere la funzione indispensabile che l’azione culturale privata svolge sul territorio, implementando nelle forme e nei modi l’attività di promozione, supporto e tutela fornita a chi esercita tale azione, particolarmente quando non opera direttamente con uno scopo di lucro. Ѐ questo l’oggetto dell’Ordine del giorno presentato questa mattina – giovedì 27 febbraio – da Fabrizio Croce, consigliere del gruppo civico di opposizione Idee Persone Perugia al presidente del Consiglio comunale Nilo Arcudi e che dovrebbe essere discusso in una delle prossime riunioni del Consiglio. Tema di grande attualità, questo, come dimostrato anche dal dibattito pubblico sulla recente chiusura improvvisa di Afro Templum, il format musicale che con cadenza mensile proponeva oramai da tre anni concerti e dj set in un noto locale del centro storico.

Preso atto che “nel territorio cittadino esiste una miriade di piccoli e grandi operatori culturali – sottolinea Croce – e che il Comune di Perugia nell’enunciare le Linee Programmatiche di mandato (punto n. 6) ha indicato tra le direttrici principali delle politiche culturali proprio lo sviluppo e la messa a sistema dell’ampio tessuto associativo cittadino che a vario titolo concorre alla vita intellettuale ed artistica, riteniamo che la Giunta dovrebbe intervenire al più presto con una serie di azioni concrete”. Ad esempio, “assegnando una specifica Delega all’Associazionismo nell’attuale organigramma della Giunta Comunale, e garantendo un’azione di mediazione e facilitazione rispetto all’esercizio di attività o alla organizzazione di singole iniziative riconosciute utili per la città e al loro regolare svolgimento, attraverso l’individuazione di un apposito ufficio al servizio dell’organo politico delegato con funzioni di informazione, indirizzo e, ove necessario, conciliazione dell’utenza”. Vanno poi potenziate “le occasioni ed i tavoli di confronto e scambio tra operatori pubblici e privati del settore – prosegue nell’Odg il consigliere del gruppo Idee Persone Perugia – valutando nuove e più trasparenti metodologie di concessione degli spazi pubblici nei confronti di realtà organizzative giovani e meno strutturate, per consentire loro di sviluppare e mettere a frutto le proprie idee, di poter organizzare eventi e iniziative e, anche, di intraprendere con un minimo di supporto nuove attività produttive generate in un contesto di Impresa Culturale Creativa”. Tra gli obiettivi facilmente raggiungibili, ad esempio, “la nascita di attività consorziate o l’avvio di Stagioni di programmazione condivise tra una pluralità di soggetti che facciano della condivisione di spazi, idee e servizi un elemento di forza e sostenibilità. Facendo di uno o alcuni di questi luoghi dei veri e propri Centri di Cultura Contemporanea incentrati sulla circolazione di idee e persone che può solo avere effetti benefici, come dimostrò l’esperienza di Palazzo della Penna tra il 2013 ed il 2014”. Interventi, questi, di cui si sente l’urgenza, anche perché “a seguito di specifiche opere di ristrutturazione e riqualificazione ­ – conclude Croce – dovrebbero finalmente tornare nella piena disponibilità della amministrazione comunale alcuni spazi destinati ad uso culturale sulla cui gestione futura occorrerà procedere ad appositi bandi e, se possibile, individuare modalità nuove e più inclusive: alcuni di questi riapriranno nel breve periodo, come San Francesco al Prato, il Teatro del Pavone e l’Auditorium Santa Cecilia, mentre il Teatro Turreno avrà bisogno di uno specifico progetto”.