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PERUGIA. SENZA FISSA DIMORA E MARGINALITÁ SOCIALE: DOPO IL COVID-19 L’EMERGENZA CONTINUA

PERUGIA. SENZA FISSA DIMORA E MARGINALITÁ SOCIALE: DOPO IL COVID-19 L’EMERGENZA CONTINUA

(società – 9 giugno 2020) Superata – si spera – l’emergenza Covid-19, non cali l’attenzione sulle situazioni di forte disagio e marginalità sociale presenti nel territorio perugino. È la richiesta che i gruppi consiliari di opposizione in consiglio comunale Idee, Persone, Perugia, Rete Civica Giubilei e Partito Democratico hanno fatto a Sindaco e Giunta con una mozione discussa finalmente in IV commissione martedì 9 giugno (l’atto era stato presentato già nel mese di aprile, ma il consiglio si era espresso negativamente sul carattere di urgenza non permettendone di fatto la discussione al momento). “La complicata gestione del centro di accoglienza temporaneo di S. Erminio per senza fissa dimora connesso al Covid-19 – sottolinea Lucia Maddoli, consigliera del Gruppo consiliare di opposizione Idee Persone Perugia – accendendo i riflettori su alcune situazioni di forte disagio e marginalità sociale presenti nel nostro territorio ha dimostrato che le soluzioni emergenziali non riescono a dare risposte adeguate e risolutive a problemi complessi”. Aveva fatto discutere e sollevato forti polemiche in città la decisione – presa dalla Giunta perugina in piena emergenza Covid-19 – di chiudere il centro di accoglienza temporaneo per i senza fissa dimora di S. Erminio con l’emergenza sanitaria ancora in corso. La denuncia delle opposizioni in consiglio comunale e la forte mobilitazione cittadina sulla questione avevano probabilmente spinto l’amministrazione cittadina a fare marcia indietro, prorogando l’apertura del centro fino al 18 maggio. “Ora – prosegue Maddoli – chiediamo al Comune di adoperarsi per trovare in tempi più rapidi possibili, in sinergia con i servizi socio-sanitari, il terzo settore e il mondo del volontariato, una soluzione strutturata di lungo periodo che permetta di fornire assistenza ai senza fissa dimora e alle persone con evidenti fragilità psichiche e sociali. La società di oggi, caratterizzata da crescenti disuguaglianze e da una profonda crisi economica e sociale aggravata ulteriormente dal Covid-19, genera problematiche complesse che richiedono risposte complesse e sistemiche. Per questo chiediamo al Comune di istituire un tavolo di lavoro sulle povertà coinvolgendo tutti i soggetti interessati (Comune, ASL, forze dell’ordine, rappresentanti del terzo settore e del mondo del volontariato e ogni altro attore del territorio sensibile al tema) per monitorare la situazione, scambiarsi informazioni, discutere e trovare risposte coordinate e adeguate alle situazioni di emarginazione e disagio, ed elaborare strategie di prevenzione in un’ottica di welfare comunitario. E’ compito delle istituzioni non lasciare nessuno indietro”.
Sulla proposta di istituire un tavolo di lavoro sulle povertà è emersa in commissione una positiva convergenza anche con alcuni consiglieri di maggioranza del gruppo Progetto Perugia Romizi Sindaco, che hanno presentato un odg con una richiesta simile, “peccato però che al momento della votazione tutta la maggioranza si sia poi astenuta sulla mozione presentata dall’opposizione. Mi auguro vivamente – conclude Lucia Maddoli – che in sede di consiglio sarà lo spirito di collaborazione e l’interesse comune a portare avanti un’azione positiva a favore delle categorie più vulnerabili e a beneficio di tutta la comunità cittadina a prevalere sulle polemiche politiche”.