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UDF Kids: l’Umbria Danza formato bambini

UDF Kids: l’Umbria Danza formato bambini

Fondu du macadam 2008

(cultura – 10 maggio 2023) È stata presentata mercoledì 10 maggio, presso la Sala conferenze (piano terra – Palazzo Graziani, Corso Vannucci n. 47 – Perugia) della Fondazione Perugia, la prima edizione dell’Umbria Danza Festival Kids. La kermesse, in programma dal 25 al 29 maggio 2023, rappresenta una novità assoluta a livello regionale e un unicum a livello nazionale: un festival nel festival, essendo una nuova e innovativa sezione del più ampio Umbria Danza Festival.

Cinque giorni di eventi, performance, spettacoli, laboratori e incontri dedicati ai giovani e alle infanzie: un’occasione di educazione, fruizione e crescita culturale, indirizzato alle varie fasce di età, dall’infanzia all’adolescenza. Ogni spettacolo ha la sua “età di partenza”, ma sicuramente non una massima, perché la qualità artistica e i temi trattati sono fonte di riflessione per tutte le età.  Diretto da Valentina Romito e realizzato da Dance Gallery si rivolge a bimbe, bimbi, giovani, famiglie e scuole ed ha l’ambizione di offrire una visione trasversale dei generi che permeano i confini della danza contemporanea e far dialogare lo spettacolo dal vivo con la didattica.

Durante la presentazione sono intervenuti Antonella Pinna, dirigente del Servizio Valorizzazione risorse culturali, Musei, archivi e biblioteche, Regione Umbria, che ha sottolineato: “Il momento magico che sta vivendo la danza in Umbria, grazie a realtà sempre più strutturate e la forte valenza culturale e sociale di questa arte, che grazie anche al lavoro di associazioni, teatri e Regione sta piano piano occupando e contaminando spazi e luoghi prima inaccessibili alle arti performative. Inoltre, questo è un festival prezioso, che mette in dialogo la città e le giovani generazioni con il movimento e con la sua valenza artistica, culturale e sociale”. Leonardo Varasano, assessore alla Cultura, Comune di Perugia: “Siamo in un momento felice perché la valenza artistica e sociale della danza, ormai, viene riconosciuta e apprezzata da un pubblico sempre più ampio. Questo festival contribuisce a favorire l’allargamento della platea e si muove anche verso il pubblico dei piccolissimi e dei giovani. Questo porta con sé una valenza anche didattica e formativa importante. Mi piace sottolineare il coinvolgimento complessivo di un’intera area della città di Perugia, il Borgo Bello, fino all’Università, in un’ottica di cooperazione positiva tra Comune, associazioni culturali, e istituti scolastici. Una buona pratica di cui la città ha bisogno”. Alla presentazione sono intervunti anche l’avv. Daniele Moretti, Fondazione Perugia e David Grohmann, direttore Centro di Ateneo per i Musei Scientifici.

Cinque giorni intensi di spettacoli e formazione in diversi luoghi della città, dagli spazi del complesso Sant’Anna, al Parco Santa Margherita e nella sala Cutu del quartiere Borgo Bello. Spettacolo dal vivo, didattica e un ricco programma di laboratori con gli artisti presenti al festival per sensibilizzare i giovani alle arti sceniche.

Come spiega Valentina Romito, direttrice artistica del Festival: “Sarà un’esperienza per-formativa importante per le famiglie e i giovani. Un’occasione da non perdere per aprirsi alla bellezza, ad una riflessione sul mondo attraverso il linguaggio della danza. Un linguaggio che i giovani e giovanissimi colgono in maniera naturale e senza filtri una volta che lo praticano e lo conoscono, superando tutti gli stereotipi che la parola danza porta ancora con sé. Una cosa importante a cui teniamo è che siamo riusciti a coprire tutto il ciclo scolastico, dall’infanzia alle medie. Dai piccolissimi delle materne agli adolescenti. In cinque giorni di eventi riusciremo a coinvolgere una platea di 700 giovani spettatori e spettatrici. Un risultato che nel tempo lascerà i suoi frutti”.

Venendo agli spettacoli proposti alla sala Cutu. Si comincia il 25 maggio con due matinée per le scuole e il 26 pomeriggio alle 18.30, (aperto al pubblico), con lo spettacolo dal titolo Luna e il suo Mostrogiramondo di e con Valentina Dal Mas. La storia dell’incontro tra una bambina di nome Luna e un mostro di nome Mostrogiramondo. Attraverso la parola, la danza e le illustrazioni i piccoli spettatori si immergeranno e si lasceranno portare pienamente dalle variegate correnti emotive che soffiano all’interno della narrazione. Il 26 maggio, matinée per le Scuole, con Swollen Bodies – progetto in residenza di Matteo Marchesi in collaborazione con Federica Tardito. Restituzione pubblica del laboratorio con gli studenti della scuola San Paolo. Progetto performativo che vuole esplorare e andare a fondo dell’esperienza della libertà e del potere attraverso il corpo: che cos’è il potere? da cosa lo percepiamo? Che cosa serve per creare un luogo dove si possa manifestare questa qualità che riempie i corpi senza danneggiare chi ci è accanto? L’obiettivo artistico, di cui i ragazzi e le ragazze sono co-autori, è la raccolta di un immaginario sul corpo potenziale, veicolo di un cambio di prospettiva in atto, e di qualità di sguardi e di pelle, come una risorsa condivisa di senso e azione. Sabato 27 maggio, alle 17 e alle 18.30 (aperto al pubblico), Il Giardino Giapponese della compagnia TPO. Lo spettacolo è un racconto per immagini e danza dedicato alla bellezza del giardino giapponese. Il giardino è ricostruito attraverso immagini proiettate a terra su di un grande tappeto da danza, un tappeto “magico”, sensibile al tatto. Grazie alla presenza di sensori a pressione nascosti, le immagini e i suoni si animano ed i bambini sono invitati ad entrare in scena ed esplorare i diversi ambienti naturali. I ragazzi individualmente o a piccoli gruppi, giocano nel giardino e si immergono nelle sensazioni visive e sonore vissute da Shiro, il protagonista, nel suo viaggio.

Il programma del 28 e 29 maggio

Il 28 e 29 maggio in scena Il Colore Rosa, ideazione, coreografia, regia Aline Nari. Spettacolo di danza-teatro, in cui attraverso la metafora del colore si affrontano i temi della crescita, della costruzione della propria identità e soprattutto della necessità di preservare uno spazio intimo in cui accettarsi semplicemente per quello che si è, al di là degli stereotipi. Attraverso una scrittura coreografica globale (danza, gesto, voce) lo spettacolo Il colore rosa, nato anche grazie a percorsi laboratoriali sulla questione di genere, parla in modo ironico, evocativo e affettuoso del cammino difficile per riconoscersi nella propria diversità, nella possibilità di cambiare e trasformarsi.

Lunedì 29 maggio, al parco Santa Margherita, Playground (aperto al pubblico) di Marta Bichisao e Vincenzo Schino/Pin Doc, Opera Bianco. Spettacolo programmato in partenariato con il Teatro Stabile dell’Umbria. Playground è un dispositivo coreografico che fa parte del progetto Madrelingua, ricerca sonora e performativa site-specific che attiva processi di coinvolgimento delle comunità in una prospettiva di permeabilità con l’ecosistema.

Molti i laboratori gratuiti, come detto. Il 27 maggio, presso Studio Dance Gallery, Piccolo Uovo- laboratorio creativo a cura delle Famiglie Arcobaleno A.P.S.per la fascia 3-6 anni

Il 28 maggio, sempre presso Studio Dance Gallery, W il rosa! /lab di movimento per 7-11 anni a cura di Aline Nari. Il rosa è un colore ricco di sfumature (rosa fucsia, rosa pesca, rosa shocking,…) e ognuno può essere rosa a modo suo. Durante il laboratorio, attraverso esercizi di movimento e proposte teatrali, giocheremo il rosa e i suoi significati: un colore non per maschi o per femmine, ma un colore per l’anima.

Umbria Danza festival Kids è sostenuto dal MIC Ministero della Cultura, dalla Regione Umbria, dalla Fondazione Perugia, con il patrocinio del Comune di Perugia e la collaborazione del CAMS – Centro di Ateneo per i Musei Scientifici – Università di Perugia, Teatro di Sacco, Teatro Stabile dell’Umbria, Umbria Culture for Family, Ass. Borgo Bello, Famiglie Arcobaleno, Istituto Comprensivo Perugia 3, Istituto Omnicomprensivo Bernardino di Betto.

Per Informazioni: info@dancegallery.it / 338 2345901