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Perugia. Il grande pianista Boris Petrushansky protagonista alla Basilica di San Pietro

Perugia. Il grande pianista Boris Petrushansky protagonista alla Basilica di San Pietro

Boris Petrushansky 2015 Ph. Vladimir Makarikhin

(cultura – 16 maggio 2023) Sarà un solista d’eccezione – il celebre pianista russo Boris Petrushansky – il grande protagonista del concerto di domenica 21 maggio, alle 17.30 alla Basilica di San Pietro a Perugia, nel cartellone della stagione degli Amici della Musica di Perugia promossa dalla Fondazione Perugia Musica Classica ONLUS. L’appuntamento è il recupero del concerto inizialmente previsto per lo scorso 11 marzo, poi rinviato per precauzione dopo il terremoto che aveva colpito la nostra regione. Petrushansky eseguirà le Davidsbündlertänze op. 6 di Robert Schumann e i Quadri da un’esposizione di Modest Mussorgsky, due capolavori dell’Ottocento molto diversi tra di loro: i protagonisti delle 18 Danze schumanniane sono i membri fantasiosi di quella “Lega di Davide” inventata dal musicista – tra cui i suoi due alter ego “Florestano” ed “Eusebio” – per combattere contro i Filistei, quei “Golia” che secondo Schumann imperavano in maniera sterile sulla musica tedesca dell’epoca, mentre i Quadri di Mussorgsky sono un omaggio all’amico Viktor Hartmann, architetto e pittore, e sono ispirati a undici delle sue pitture, terminando con la grandiosa “Grande porta di Kiev”.

Boris Petrushansky

Ultimo allievo del leggendario pianista e docente russo Heinrich Neuhaus, Boris Petrushansky si è affermato giovanissimo con i premi ai tre concorsi di Leeds (1969), Monaco (1970), Mosca (1971), e con la vittoria del Concorso “Casagrande” di Terni nel 1975, a cui fece seguito una importante tournée internazionale. Nel corso degli anni si è esibito – tra gli altri – con la Filarmonica di Mosca, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra da Camera della Comunità Europea, il Quartetto Borodin e la Philharmonia Quartett Berlin, e ha collaborato con direttori d’orchestra come János Ferencik, Moshe Atzmon e Roberto Abbado. Nel giugno del 2014 ha ricevuto il premio internazionale dell’Accademia delle Muse di Firenze.