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GUBBIO CAPITALE INTERNAZIONALE DELLA FORMAZIONE MUSICALE: IL SUMMER FESTIVAL SI CONFERMA UN SUCCESSO

GUBBIO CAPITALE INTERNAZIONALE DELLA FORMAZIONE MUSICALE: IL SUMMER FESTIVAL SI CONFERMA UN SUCCESSO

Gubbio Summer Festival 2016 Katia Ghigi(cultura) – Giù il sipario tra gli applausi per il Gubbio Summer Festival 2016. Anche quest’anno la manifestazione, giunta alla sua 27^ edizione, ha fatto diventare per due settimane la città dei Ceri una vera e propria capitale mondiale del concertismo e della formazione musicale di livello internazionale. “Siamo estremamente soddisfatti per come è andata – racconta Katia Ghigi, direttore artistico del Festival – sia per i concerti che per le masterclass. Gli appuntamenti per il pubblico, tutti di altissimo livello, sono stati molto seguiti, con una partecipazione numerosa e attenta. Allo stesso modo le lezioni, tenute da docenti di fama mondiale come Felice Cusano, Mario Caroli, Vadim Brodski e Gabriele Mirabassi, hanno fatto arrivare in città 200 studenti da 16 Paesi, attratti dall’offerta formativa di assoluta qualità”.
Numeri alla mano, i 18 concerti dei docenti proposti per la città hanno registrato quasi sempre il tutto esaurito, così come le 30 esibizioni degli studenti. Accanto a questi appuntamenti “ufficiali”, vanno poi ricordati anche i concerti straordinari e quelli “a sorpresa”, nati spesso dall’incontro tra studenti e maestri, e la grande novità dell’edizione 2016, cioè le iniziative del progetto “Generazioni a confronto”: ad aprire i concerti in cartellone, infatti, sono stati chiamati di volta in volta meritevoli solisti e nuovi gruppi. “Vorrei sottolineare – prosegue Katia Ghigi (nella foto) – anche l’ottimo livello degli studenti arrivati a Gubbio da tutto il mondo (Giappone, Brasile, Russia, Messico, Argentina, Usa, Inghilterra, Svizzera, Germania, Francia, Spagna, Polonia, Cina, Corea e, per la prima volta quest’anno, anche da Turchia e Malta ndr), giovani talentuosi e in molti casi già vincitori di importanti riconoscimenti internazionali, che hanno scelto la nostra città e il nostro Festival per perfezionarsi e confrontarsi con i propri colleghi e con grandi maestri”. Merito anche dell’atmosfera che si crea in città, “con la gioia e il piacere di suonare insieme che si respirano in ogni momento. Un clima così – conclude Ghigi– si vive solo al Gubbio Summer Festival”.
A testimoniare la bontà dell’analisi del direttore artistico, anche le impressioni di alcuni studenti. È ad esempio il caso di Bengü Aktan, oboista di Ankara, per cui “le lezioni con il Maestro Christian Schmitt sono state molto belle e interessanti, vorresti che non finissero mai! Anche la nostra pianista accompagnatrice, Alessandra Gentile, è stata molto brava: in una settimana di studio ho imparato molto da loro”. Un entusiasmo condiviso anche da Nikolai Mishchenko, talentuoso pianista russo. “Per me è stata una grande esperienza – spiega – sono molto felice di aver fatto parte del Festival e di lavorare con il maestro Michele Marvulli. Con gli altri allievi della sua masterclass siamo diventati veramente una famiglia pianistica, abbiamo imparato tante cose insieme”. Per questi studenti si tratta anche di un’esperienza molto formativa da un punto di vista umano e non solo artistico. Lo sostiene Santos Daniel Rivera Rodriguez, violista di Città del Messico, per la prima volta a Gubbio: “è stata una bella esperienza, i Maestri sono stati meravigliosi, e mi hanno dato l’opportunità di imparare tante cose, non solo in ambito musicale”. E anche la città di Gubbio, con le sue bellezze architettoniche e le sue vie ha colto nel segno. “Una delle ragione per cui c’era una così bella atmosfera tra di noi studenti è sicuramente la bellezza dei luoghi che hanno ospitato le lezioni”, puntualizza l’oboista israeliana Odelia Hodorov. “L’architettura della città è meravigliosa e ricca di ispirazione – racconta – e mi è piaciuto tantissimo poter passeggiare tra queste vie, scoprire la storia della città e, ogni tanto, raggiungere la natura che circonda Gubbio”.