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GESTIONE RIFIUTI, DOMANI (6 FEBBRAIO) C’È L’ECOFORUM DI LEGAMBIENTE. SARANNO ANNUNCIATI I COMUNI RICICLONI 2020

GESTIONE RIFIUTI, DOMANI (6 FEBBRAIO) C’È L’ECOFORUM DI LEGAMBIENTE. SARANNO ANNUNCIATI I COMUNI RICICLONI 2020

(ambiente – 5 febbraio 2021) Torna l’EcoForum sull’economia circolare in Umbria. L’appuntamento (sabato 6 febbraio, dalle ore 10), giunto alla sua quarta edizione, analizza casi e numeri legati alla gestione dei rifiuti nella nostra regione. Un’analisi, quella che emergerà dal forum, sia qualitativa che quantitativa, legata a produzione e recupero dei rifiuti, con approfondimenti su quanto di buono viene realizzato nei diversi territori dell’Umbria. L’appuntamento in versione ibrida, con uno studio allestito presso la Sala della Conciliazione nel palazzo comunale di Assisi, dove si alterneranno alcuni ospiti in presenza e molti altri invece collegati via web, ha l’obiettivo di promuovere le buone pratiche che vengono dai Comuni e facilitare la discussione tra gli attori (imprese, istituzioni e cittadini) dell’economia circolare in Umbria. Sarà possibile seguire i lavori collegandosi ai canali social di Legambiente Umbria.

ANTICIPAZIONE. LE BUONE PRATICHE DALL’UMBRIA. I 20 Comuni che applicano la tariffa puntuale
Sono tante e non sempre conosciute, secondo Legambiente Umbria, le buone pratiche applicate da alcuni Comuni e imprese nella nostra regione nella gestione dei rifiuti. Per questo, come ogni anno, il dossier Comuni Ricicloni vuole essere anche l’occasione per analizzare e ragionare su alcune di queste buone pratiche di economia circolare, condividendole con la comunità che spesso non ne è nemmeno a conoscenza. Come spiega Maurizio Zara, presidente Legambiente Umbria: “Come ogni edizione del rapporto, ma lo ribadiamo anche quest’anno, affermiamo con convinzione che la prima buona pratica resta l’estensione ai comuni ancora ritardatari della raccolta porta a porta con domiciliazione delle principali frazioni e in particolare della frazione organica. Questo basilare passaggio, oltre a innalzare pesantemente le percentuali di raccolta, è essenziale anche per poter applicare la tanto agognata tariffazione puntuale, che finalmente è diventata realtà per i primi comuni umbri, secondo la logica europea del chi più inquina più paga”. E da questo punto di vista qualcosa si muove. Come certifica Auri, un ulteriore elemento normativo, che si aggiunge alle novità con cui i comuni e cittadini dovranno fare i conti, è la nuova formula di calcolo della TARI che dovrà finalmente portare trasparenza e rispondenza tra i servizi svolti dai gestori e il costo relativo, e finalmente anche regole più definite per applicare la tariffa puntuale. A i due Comuni di Todi e Torgiano che l’hanno introdotta nel 2020, dal gennaio 2021 saranno altri 18 comuni umbri a veder applicata la nuova tariffa che permetterà una riduzione della bolletta per i cittadini virtuosi che faranno più differenziata. Si tratta dei Comuni di Acquasparta, Alviano, Amelia, Arrone, Attigliano, Baschi, Calvi dell’Umbria, Giove, Guardea, Lugnano in Teverina, Montecastrilli, Montegabbione, Monteleone di Orvieto, Narni, Penna in Teverina, San Gemini, Stroncone e Terni.

Tra le buone pratiche citate nel Rapporto c’è anche il progetto Fra’ Sole, iniziativa unica volta alla realizzazione di un progetto di sostenibilità unitario del complesso monumentale comprendente la Basilica Superiore, la Basilica Inferiore, la Tomba di San Francesco, il Sacro Convento e la Selva. Il progetto comprende anche il compostaggio “in loco” degli scarti di cibo del convento e rappresenta un modello di riciclo a Km zero volto alla tutela della risorsa suolo.

Risultato importante del lavoro di Legambiente Umbria è stato anche il percorso che ha portato all’aumento della qualità della frazione organica, da quando tutta la raccolta era stradale (e a Perugia addirittura includeva i pannolini) ad oggi dove gran parte dei territori si sono adeguati domiciliando la frazione raccolta e quindi aumentando la qualità. Daniela Riganelli membro del direttivo di Legambiente Umbria illustrerà il percorso fatto: “Fare bene la raccolta della frazione organica con il metodo porta a porta è determinante per aumentare le percentuali di raccolta differenziata e per attivare quel percorso di economia circolare che ricicla l’organico di casa in Compost e biogas o biometano. In Umbria siamo all’avanguardia sia negli impianti che, in parte, nella raccolta che ora ha una qualità secondo gli standard italiani, passando da una media di 10% di materiale non compostabile al 5%, che diventa meno del 3% con il porta a porta. Ancora molto c’è da fare però perché molti comuni non si sono adeguati e questo può compromettere sia l’efficienza degli impianti che gli obiettivi di raccolta”.

L’Ecoforum (sabato 6 febbraio dalle 10), è promosso da Legambiente Umbria, in collaborazione con Arpa Umbria, con il patrocinio di Regione Umbria, Comune di Assisi e il supporto di Gesenu, Cartiere di Trevi, Novamont e il Progetto ECCO. Durante la giornata di sabato ci sarà la presentazione del Rapporto Comuni Ricicloni 2020, e la successiva premiazione con la consegna “virtuale” degli attestati ai comuni Ricicloni umbri vincitori.

INDICE DI RICICLO
Per misurare la capacità della regione di intercettare e riciclare i vari materiali che compongono i nostri rifiuti urbani c’è il valore dell’indice di riciclo, così come definito dalle normative europee. L’ultimo valore disponibile di questo indice per l’Umbria (riferito al 2018) rilevava un miglioramento consistente delle frazioni di rifiuti organici e metalli, con il vetro e il legno i cui dati percentuali sono rimasti sostanzialmente invariati, e con la carta che sale di un punto percentuale e raggiungendo il 66%. A peggiorare è invece il dato già poco incoraggiante della plastica, che si ferma solo al 21%. L’indice è molto importante perché calcola il rapporto della quantità di rifiuti avviati a riciclo, al netto degli scarti di processo, rispetto al totale della quantità prodotta.

IL PROGRAMMA
Ad aprire i lavori della prima sessione, intitolata pensare circolare: la risposta dei territori alle filiere di riciclo, ci sarà Enrico Fontana di Legambiente nazionale. Seguiranno poi interventi che faranno il punto sul valore e sulle problematiche delle filiere umbre del riciclo di materia, con interventi, tra gli altri, di Franco Graziosi della Cartiera di Trevi, Valentina Meschiari di Corepla e Daniela Riganelli di Novamont.

Il primo blocco si concluderà con un focus specifico su un tema molto attuale in Umbria, e in particolare nelle zone colpite dagli eventi sismici del 2016/17, quello dei rifiuti edili. In particolare, si parlerà della valorizzazione degli inerti da riciclo con Antonio Pergolizzi, uno degli autori del rapporto annuale sull’Ecomafie di Legambiente. La seconda sessione si concentrerà sui fondi e sul PNRR (piano nazionale ripresa e resilienza) e sulle sfide per la gestione sostenibile dei rifiuti in Umbria. Interverranno Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente e Stefania Proietti, sindaca di Assisi. Seguiranno i focus di Arpa Umbria e AURI sulle principali novità normative e la nuova tariffazione; sarà illustrata la strategia che intende mettere in campo Gesenu per aumentare qualità e quantità della differenziata, con l’intervento di Massimo Pera. Al termine della seconda sessione si parlerà del caso di Assisi e del progetto Fra Sole, e Lorenzo Barucca di Legambiente presenterà il progetto ECCO Economie Circolari di COmunità, promosso da Legambiente e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.