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FESTIVAL INTERNAZIONE DELL’UMORISMO DI BORDIGHERA: 50 ANNI DI RISATE RACCONTATI DALLA GIORNALISTA BIRIBANTI

FESTIVAL INTERNAZIONE DELL’UMORISMO DI BORDIGHERA: 50 ANNI DI RISATE RACCONTATI DALLA GIORNALISTA BIRIBANTI

(cultura – 12 settembre 2022) Per oltre 50 anni ha riunito il meglio dell’umorismo italiano e internazionale e oggi, a 23 anni dall’ultima edizione, un volume della giornalista ternana Paola Biribanti ne racconta la storia. È il Festival Internazionale dell’Umorismo di Bordighera, fondato nel 1947 dal librario e giornalista Cesare Perfetto, a cui è dedicato il libro Palme, datteri e risate (Graphe.it, 200 pagine, € 18,50), presentato ufficialmente nella cittadina ligure – in occasione della riapertura del Salone dell’Umorismo e nell’ambito del Bordighera Book Festival 2022 – alla presenza tra gli altri del fumettista Sergio Staino, e che nelle prossime settimane (mercoledì 28 settembre alle 21) sarà protagonista di un incontro alla Biblioteca delle Nuvole di Perugia.
Un legame – quello tra l’Umbria e la rassegna di Bordighera – che risale agli anni ’80 e alla partecipazione come ospite, e vincitore di un premio nel 1984, del perugino Sergio Cavallerin, allora giovane pubblicitario e vignettista umoristico e in seguito manager di successo, artista visivo e fondatore della casa editrice Star Comics. “La prima volta che andai a Bordighera – ricorda Cavallerin – mi diressi subito verso la libreria di Cesare Perfetto. Era una persona molto gentile e ospitale e mi colpì il suo credo nell’umorismo. Aver frequentato il Salone è stato importante, perché era un modo per vedere le tecniche dei vari disegnatori e anche per capire la situazione politica ed economica internazionale. A quei tempi, senza Internet, non c’erano molti modi per saperlo e neanche per conoscere artisti stranieri”. Paola Biribanti, già autrice per Graphe.it di Il caso Filiberto Mateldi, torna in libreria con un lavoro che racconta vicende, incontri e dietro le quinte di una kermesse, prima – e per molto tempo unica – manifestazione del settore in Italia e nel mondo, in cui accanto ai fumettisti (come Mordillo, Jacovitti, Peynet) si potevano incontrare personalità del cinema (Alberto Sordi, Sofia Loren, Federico Fellini, Roberto Benigni, Ennio Morricone), e della cultura (Dario Fo, Umberto Eco, Fernanda Pivano), cantautori (Paolo Conte, Francesco Guccini), politici (Giovanni Spadolini, Giulio Andreotti), umoristi televisivi (Alighiero Noschese, Sandra Mondaini, Gino Bramieri, Renato Pozzetto), scrittori (Giorgio Saviane, Luciano De Crescenzo) e autori (Maurizio Costanzo, Renzo Arbore, Beppe Grillo, Antonio Ricci). In cui, ogni anno, i più importanti autori umoristici italiani e internazionali venivano premiati con la Palma d’oro o il Dattero d’oro o d’argento. E che, per diverse edizioni, fu protagonista di un originale gemellaggio con Città di Castello. Per alcuni anni, infatti, in autunno una selezione dei disegni del Salone di Bordighera veniva esposta in occasione della mostra del Tartufo Bianco – nel 1994 testimonial fu una giovanissima Monica Bellucci – che ospitava anche una competizione grafica sempre dedicata al prezioso fungo.