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LA CORRETTA ALIMENTAZIONE È UNO SPETTACOLO. SI CHIUDE A TEATRO LA FIERA DELLE UTOPIE CONCRETE 2016

LA CORRETTA ALIMENTAZIONE È UNO SPETTACOLO. SI CHIUDE A TEATRO LA FIERA DELLE UTOPIE CONCRETE 2016

utopie-concrete-2016-5-novembre-2(cultura) – Si concluderà domenica 6 novembre alle 17, con lo spettacolo “Pane, Amore… e Fantasia” al teatro Comunale di Città di Castello, la 24^ edizione della Fiera delle Utopie Concrete. Un’esibizione, a cura della compagnia teatrale MEDEM, rivolta a un pubblico dai 3 agli 8 anni, e pensata per illustrare ai piccoli spettatori, in un contesto divertente, l’importanza di una corretta alimentazione. Pane e marmellata contro snack e merendine… chi vincerà? (maggiori info e biglietti www.utopieconcrete.it). Laboratorio permanente per l’elaborazione e la trasmissione di esperienze, soluzioni e conoscenze di sostenibilità ecologica dell’economia e della società, fondato dal pacifista e ambientalista altoatesino Alexander Langer, in questa 24^ edizione la Fiera delle Utopie Concrete ha declinato i temi della conversione ecologica in Italia attraverso 3 ambiti fondamentali: agricoltura, cibo e clima. Sabato 5 novembre, terza giornata della manifestazione altotiberina, si è parlato di stili alimentari, sostenibilità della filiera bio e salvaguardia della salute nel cammino verso la sostenibilità, per cercare di rispondere alla domanda: come mangiare bene senza danneggiare il clima?. “Sappiamo le soluzioni che potrebbero portarci verso la conversione ecologica – ha sottolineato Franco Travaglini, giornalista, coordinatore dell’incontro – come facciamo allora ad accelerare il passo per andare nella direzione della sostenibilità? Due sono gli aspetti fondamentali che legano alimentazione e clima: i modi in cui il cibo è prodotto e le caratteristiche del nostro stile alimentare”. Numeri alla mano – citati dallo studio presentato da Bianca Maria Torquati, del Dipartimento di Scienze agrarie e ambientali dell’Università di Perugia – la grande distribuzione di agricoltura convenzionale importata, ad esempio, ha un prezzo altissimo per l’ambiente: oltre un terzo del costo del prodotto, infatti, è imputabile al trasporto, e questo prezzo si paga non solo alla cassa del supermarket ma anche in termini di emissioni di CO2. Una soluzione “ormai condivisa – ha proseguito Travaglini – è sicuramente quella di spingerci sempre più nella direzione di convertire la nostra dieta in senso vegetariano: basta pensare che per produrre un kg di manzo vengono emessi 66 kg di CO2, mentre l’equivalente quantitativo di pane ne richiede 0,8”.
La Fiera delle Utopie è stata promossa dall’Agenzia Fiera delle Utopie Concrete in collaborazione con il Comune di Città di Castello e laRegione Umbria, e con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, di Legambiente Umbria e dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Perugia. Partner Aboca, Alleanza per il Clima, Il lombrico felice, il Centro di formazione professionale G.O. Bufalini di Città di Castello, Slow Food Alta Umbria e Sogepu.