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ECCO LE BUONE PRATICHE DELL’UMBRIA. LEGAMBIENTE ANTICIPA IL RAPPORTO COMUNI RICICLONI

ECCO LE BUONE PRATICHE DELL’UMBRIA. LEGAMBIENTE ANTICIPA IL RAPPORTO COMUNI RICICLONI

(ambiente – 29 gennaio 2022) Come ormai consuetudine, Legambiente anticipa le Buone pratiche 2021 emerse in Umbria e segnalate all’interno del Rapporto Comuni Ricicloni, che sarà presentato venerdì 4 febbraio nel corso del V Ecoforum sull’economia circolare (in programma dalle ore 10 a Trevi e trasmesso online sui canali social di Legambiente Umbria). Il dossier Comuni Ricicloni è, infatti, anche l’occasione per analizzare e ragionare su alcune di queste buone pratiche di economia circolare, condividendole con gli altri amministratori e con la comunità. Come spiega Maurizio Zara, presidente Legambiente Umbria: “Dobbiamo ribadire anche quest’anno, che la prima buona pratica resta l’estensione ai comuni ancora ritardatari della raccolta porta a porta con domiciliazione delle principali frazioni e in particolare della frazione organica. Questo basilare passaggio, oltre a innalzare pesantemente le percentuali di raccolta, è essenziale anche per poter applicare la tanto agognata tariffazione puntuale, che è diventata realtà in alcuni comuni umbri, secondo la logica europea del chi più inquina più paga”.

Le Buone pratiche 2021

Tra le buone pratiche di cui si parlerà al forum c’è quella del Comune di Spoleto che si è aggiudicato l’importante Premio Compraverde, nella sezione Mensa Verde, nel corso del  XV Forum Compraverde Buygreen, organizzato dalla Fondazione Ecosistemi a Roma lo scorso ottobre. Una buona pratica già attivata anche in altri comuni dell’Umbria, ma che Spoleto è riuscita ad aggiornare, integrando in maniera corretta tutti i criteri ambientali minimi sulla ristorazione scolastica del nuovo decreto ministeriale del 2021. Venendo alla raccolta differenziata. Come si legge nel Rapporto di Legambiente, alcuni comuni, che nel 2020 mostravano ancora basse performance, nel corso del 2021 hanno finalmente intrapreso un percorso di cambiamento, che in molti casi ha dato subito risultati importanti. Parliamo ad esempio dei comuni di Castiglione del Lago, San Giustino e Passignano sul Trasimeno che sono passati recentemente alla raccolta porta a porta.
A San Giustino nel 2020 ha inizio il passaggio al porta a porta, questo cambio di organizzazione nella modalità di raccolta ha fatto letteralmente balzare la percentuale di differenziata da uno mediocre 47% a superare agevolmente il 70% e avvicinando l’80%. Salto analogo lo ha fatto anche il comune di Castiglione del Lago, che all’inizio del 2021 ha finalmente introdotto la raccolta domiciliare porta a porta facendo passare in pochi mesi il comune dal 59% al 70% dopo anni di stallo, e lo stesso sta avvenendo per il contiguo comune di Passignano sul Trasimeno.
Questo basilare passaggio, oltre a innalzare pesantemente le percentuali di raccolta, è fondamentale anche per poter applicare la tariffazione puntuale. Tariffa che finalmente nel 2021 è divenuta realtà per i primi comuni umbri, perlopiù nella provincia di Terni. A partire dal 1 gennaio 2021 i comuni della provincia di Terni (20 dei totali 32 comuni che costituiscono il sub ambito 4 dell’AURI) hanno deliberato il passaggio alla TARIC (Tariffa Rifiuti Corrispettiva), definendo cioè una tariffa rifiuti con una parte variabile, calcolata in proporzione alla reale produzione di ogni utenza del rifiuto indifferenziato. A un anno di distanza è stato possibile osservare che, in questi comuni dove si applica la TARIC, il rifiuto residuo si è ridotto rispetto al passato al punto di avvicinarsi ai 100kg/abitante.
Nel Rapporto si segnalano tuttavia anche i comuni che invece stanno abbassando le loro performance ambientali e che producono quasi tre volte più rifiuti indifferenziati a livello pro capite rispetto ai più virtuosi. Tra tutti il comune di Foligno, terzo comune più grande della regione, che sta diminuendo di qualche punto la propria differenziata, e il comune di Nocera Umbra che pur essendo per quantità e qualità tra i peggiori, sta ulteriormente peggiorando i propri dati. Senza dimenticare Montefalco da anni fermo a percentuali molto basse e la Valnerina che ha interi territori praticamente senza raccolta differenziata. La quinta edizione dell’Ecoforum è promossa e realizzata da Legambiente Umbria, in collaborazione con Arpa Umbria, con il patrocinio del Comune di Trevi e il supporto di Asm Terni Spa, Bazzica Srl, Consorzio Biorepack, Cartiera di Trevi e Secit impianti.