Avventura, estraneità e meraviglia. Riparte il viaggio del Festival Orizzonti nei linguaggi della contemporaneità
(cultura – 15 novembre 2024) L’ avventura, e la condizione di estraneità che è imposta a coloro che hanno a che fare con la scoperta, con la meraviglia dell’incontro con ciò che è fuori dalla sfera del familiare, è al centro del Festival Orizzonti Autumn 2024, prima parte della sesta edizione della rassegna musicale dedicata ai linguaggi della contemporaneità.
Curata da Marco Momi, compositore, e promossa dalla Fondazione Perugia Musica Classica in coproduzione con il collettivo di musicisti di Opificio Sonoro (info e biglietti: perugiamusicaclassica.com – 0755722271), la rassegna prenderà il via giovedì 21 e venerdì 22 novembre, alle 20.30, all’auditorium Santa Cecilia di Perugia, con una due giorni dal titolo The Adventures of Foreign Bodies.
“L’avventura – sottolinea Momi – sembra proporci una sorta di inversione prospettica. È mai possibile che per definirsi avventurosi ci si debba porre in una condizione di estraneità? Il primo concerto, giovedì 21, ci parla di questo, a partire dal brano di Malin Bång per violino ed elettronica dal titolo Purfling (“filetto”), che nella liuteria altro non è che un corpo estraneo, un inserto di legno decorativo che si inserisce nel bordo del strumento”.
Nella scaletta della serata, eseguiti da Opificio Sonoro, saranno proposti anche brani di Mauro Lanza – “una delle voci più avventurose dell’oggi musicale” – e poi delle composizioni di Maurizio Tedde e di Emre Şener che “rivelano – prosegue il direttore artistico – il collegamento che la parola avventura ha con l’eros”.
Il concerto di venerdì 22 novembre sarà invece dedicato interamente all’opera di Stefano Scodanibbio, contrabbassista e compositore italiano tra le voci più importanti della scena contemporanea internazionale della seconda metà del Novecento. “Scodanibbio – spiega Momi – ha conosciuto l’estraneità che è riservata ai pionieri, ai più grandi virtuosi e innovatori della tecnica esecutiva del contrabbasso”.
I brani in programma – alcune tra le sue composizioni più note per strumento solo: Geografia amorosa, Lawless Roads, Dos abismos, Ritorno a Cartagena, Alisei – saranno alternati da letture registrate tratte dal suo libro postumo Non abbastanza per me — scritti e taccuini (Quodlibet, 2019), a cura dell’attrice Greta Oldoni.
Il Festival Orizzonti tornerà poi con la sua seconda parte – la tradizionale edizione Spring – il 10 e l’11 aprile 2025.