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RESTART. COMUNITÀ RESISTENTI. DALL’UMBRIA 4 DOCUMENTARI CHE RACCONTANO UN TERRITORIO CHE HA REAGITO AI DANNI DELL TERREMOTO

RESTART. COMUNITÀ RESISTENTI. DALL’UMBRIA 4 DOCUMENTARI CHE RACCONTANO UN TERRITORIO CHE HA REAGITO AI DANNI DELL TERREMOTO

Doctormonster(cultura) – Ad un anno dal sisma che ha colpito l’Italia centrale a cavallo tra il 2016 e il 2017, 4 documentari, scritti, prodotti e realizzati con il progettoRestart. Comunità resistenti dall’associazione MenteGlocale – laboratorio permanente di comunicazione sociale con sede a Perugia – raccontano su Repubblica.it, da martedì 26 dicembre, 4 storie di una terra, la Valnerina umbra, che ha reagito ai danni materiali e morali del terremoto. Norcia, Campi, Cascia, Ruscio: il sisma ha colpito le popolazioni toccandole negli affetti, nelle abitudini e nelle piccole e grandi sicurezze della vita di tutti i giorni. Questi “montanari” sono stati feriti ma non sconfitti, e in alcuni casi hanno saputo reagire alle difficoltà rimboccandosi le maniche e trovando nella condivisione la forza per ripartire stringendosi ancora di più attorno a valori comuni. Scritto da Filippo Costantini e Giorgio Vicario – titolari dell’agenzia stampa Mg2 comunicazione, che si è occupata della ricerca e del coordinamento giornalistico – e Daniele Suraci, regista già autore di vari cortometraggi presentati in festival internazionali, che ne ha anche curato regia e montaggio, il progetto “Restart. Comunità resistenti” è stato realizzato con il contributo del Corecom Umbria, attraverso il bando “Tv di Comunità 2017”, e con la collaborazione tecnica di Marco Suraci e Icarus Factory.

Le 4 puntate: Montanari testoni, Rita, DoctorMonster, Maddalena

Repubblica.it ha selezionato il lavoro di MenteGlocale e ha deciso di pubblicarlo, a partire da martedì 26 dicembre, sul proprio portale. Un’occasione importante di visibilità che premia la qualità visiva e la ricerca giornalistica dei lavori realizzati dall’associazione perugina.

C’è la vicenda dell’associazione Montanari Testoni e del loro Spazio Solidale 24. Nata nel novembre 2016 a Norcia, dentro una tenda da campo, questa associazione è stata promossa da un gruppo di giovani del territorio per affrontare insieme le avversità legate al terremoto. Per parlare e confrontarsi sulla situazione personale e collettiva e per proporre – in un luogo da loro gestito ribattezzato appunto “Spazio Solidale 24” – attività di partecipazione, condivisione, collaborazione e promozione culturale dedicate agli abitanti di Norcia. Protagonista del racconto è un container, diventato fondamentale per la comunità. Da centro di raccolta di beni alimentari e vestiti a vero e proprio centro sociale. Una struttura che ha ospitato, e continua a farlo, riunioni di condominio, laboratori per bambini, cineforum e molto altro, fino alle prove della celebre Corale di Norcia, rimasta senza una sede. Il secondo lavoro, intitolato Rita, è ambientato a Cascia. Nella piccola cittadina umbra colpita dal sisma l’icona di Santa Rita è una presenza concreta di speranza per il futuro. Il teaser di “Rita, racconta la vita all’interno del Monastero di clausura delle Suore Agostiniane di Cascia e il rapporto dei casciani con Santa Rita. A Cascia, dopo la scossa del 30 ottobre 2016, diversi edifici sono risultati inagibili, ma tranne pochi casi non ci sono stati crolli. Per questioni di sicurezza, per la prima volta nella storia di Cascia, la Basilica di Santa Rita è stata chiusa e le suore Agostiniane di clausura hanno dovuto abbandonare il Monastero per alcune settimane. Il terzo lavoro, intitolato “Doctormonster”, ha come protagonista Roberto “Docmonster” Sbriccoli, muratore-dj di Campi, frazione del Comune di Norcia, fortemente colpita dai terremoti. Il documentario si concentra sul sogno di Roberto, un sogno “folle” che si chiama Back to campi, un progetto da 4 milioni di euro che ha l’obiettivo di costruire su di un terreno appena acquistato dalla Pro Loco un centro polifunzionale per il turismo e lo sport. Un centro con campeggio, bungalow in legno, piscina, area servizio camper e un palazzetto dello sport dotato di palestra completamente antisismico. È un progetto che ha l’obiettivo di fornire una struttura completa e dotata di tutti i servizi a chi d’estate verrà in vacanza (prima del sisma erano in molti ha scegliere questo luogo per le vacanze estive) in queste zone ed ha l’ambizione di essere un centro polifunzionale per i ritiri pre campionato delle squadre dei diversi sport. Norcia infatti era la sede scelta da molte società sportive per i loro ritiri precampionato (calcio, pallavolo basket, rugby). Back to Campi, nelle intenzioni dei promotori, fornirà lavoro alla comunità del territorio e potrà essere utilizzato in caso di eventi sismici come centro d’accoglienza. Docmonster si è messo in testa di realizzare questo progetto, Back to Campi è diventato la sua missione di vita. Per conoscerne i dettagli e sostenerlo: prolococampi.it. L’ultimo dei video si chiama “Maddalena” ed è ambientato a Ruscio, piccola frazione del Comune di Monteleone di Spoleto. La frazione, dove vi risiedono stabilmente 70 persone, non ha subito molti danni, i segni materiali dei recenti terremoti ci sono, ma non sono fortissimi. I danni forse più evidenti sono nelle persone e sono quelli legati alla paura dello spopolamento, al timore che almeno per qualche anno non sarà più come prima. La frazione di 70 abitanti, nei mesi estivi, e in particolare ad agosto, arriva ad ospitare oltre 1.000 persone tra turisti e persone nate a Ruscio ma che vivono e lavorano fuori. Ogni anno d’estate i rusciari sparsi nel mondo ritornano nella piccola frazione umbra per passare le loro vacanze, ripopolando case che per buona parte dell’anno sono custodite con cura dai pochi abitanti stabili del paese. Il 24 agosto viene celebrata la tradizionale Cena dei Rusciari, momento irrinunciabile per salutarsi prima di tornare ai propri luoghi di residenza. Nel 2016, a causa del terremoto, la cena è stata annullata. Quest’anno è stata tanta l’angoscia e il senso di frustrazione tra i residenti, l’eco del terremoto era ancora presente nella vallata e forte era il timore che l’estate non non avrebbe portato con se la consueta e attesa carovana di turisti.